“Acero biellese” è il marchio collettivo registrato dalla Provincia di Biella con D.G.P n. 208 del 29/05/2009 per sostenere la richiesta dei vivaisti locali di valorizzare il prodotto il territorio di coltivazione e il saper fare rispettoso di un elevato standard di qualità.
Riportiamo qui di seguito il testo del disciplinare:
Il termine Acero “Biellese” si riferisce alle piante di Aceri Giapponesi nelle diverse varietà di Acer Japonicum, Acer Palmatum e Acer Palmatum Dissectum riprodotte e coltivate come previsto dal presente disciplinare.
NORME DI QUALITÁ
Le seguenti prescrizioni sono relative alla qualità della produzione vivaistica di acero e comprendono l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche del prodotto che gli conferiscono la certificazione per l’idoneità alla vendita come acero “Biellese”.
I controlli di qualità sul prodotto esaminato si basano sul fatto che la produzione vivaistica deve essere rispondente ad assolvere le funzioni ornamentali a cui sono destinate e alle caratteristiche prefissate nel seguente disciplinare.
Le piante di acero non conformi ai seguenti standard di qualità non sono idonee ad essere commercializzate con certificazione.
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Qualità interna
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Si tratta di requisiti non evidenti esternamente, spesso non verificabili prontamente o senza rilievi distruttivi del prodotto.
– Le piante devono essere sane ed esenti da parassiti.
– L’apparato radicale deve essere ben sviluppato e conforme alla tipologia di pianta, alla sua età ed al tipo di substrato. Non deve presentare spiralizzazione della radice principale vicino al colletto.
– Le piante coltivate in contenitore devono essere state allevate per un periodo adeguato affinché le radici abbiano esplorato sufficientemente il substrato, senza fuoriuscire dai fori posti alla base del vaso.
– Le zolle delle piante devono essere compatte e ben esplorate dalle radici. I materiali impiegati per avvolgerle (imballaggio) devono essere degradabili dopo la messa a dimora e non ostacolare lo sviluppo radicale.
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Qualità esterna
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Comprende quelle specifiche palesemente mostrate dal prodotto verificabili direttamente con un rilievo oggettivo.
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Le piante devono soddisfare i minimi dimensionali (altezze, diametri riportati ai punti successivi).
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I fusti, i rami e la vegetazione non devono presentare danni fisiologici di rilievo che ne pregiudichino l’estetica e/o il futuro sviluppo della pianta.
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Le piante devono essere state allevate adeguatamente spaziate.
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Acer palmatum dissectum
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Altezza fusto
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TIPO
Altezza in cm.
MINI FUSTO
40-50
MEZZO FUSTO
70-80; 80-90; 90-100; 100-110
Standard qualitativi
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Diametro
chioma (cm.)
Diametro
zolla (cm.)
Contenitore
(litri)
Circonferenza a metà fusto (cm.)
30-40
/
5-7
4-6
40-50
/
9-12
6-8
50-60
30-35
18-25-30
6-8
60-70
70-80
30-35
30-35
6-8
80-100
35-40
50
8-10
100-120
45-50
90-100
12-14
120-140
55-60
125-130
14-16
La misurazione del diametro chioma deve rappresentare la misura media e non quella rilevata all’estremità dei rami più lunghi.
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Acer palmatum (a cespuglio)
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La pianta deve presentarsi ben cespugliata fin dalla base; nei primi anni dopo l’innesto dovrà essere effettuata almeno una potatura all’anno.
Altezza pianta
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TIPO
Altezza (cm.)
CESPUGLIO
60-80; 80-100; 100-120; 120-140; 140-160; 160-180; 180-200
Standard qualitativi
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Altezza (cm.)
Diametro zolla (cm.)
Contenitore (litri)
60-80
/
5
80-100
/
7
100-120
/
12-25
120-140
35
30
140-160
40-45
35-50
160-180
45-50
75-90
180-200
45-50
75-90
La misurazione dell’altezza pianta deve essere rilevata a fine del cespuglio e non sulle vegetazioni sporadiche più lunghe.
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Area di coltivazione ed etichettatura
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Potranno essere commercializzate come acero “Biellese” soltanto le piante riprodotte e coltivate su terreni ubicati nel comprensorio amministrativo della Provincia di Biella, facenti capo ad aziende vivaistiche con sede in Provincia di Biella, la cui superficie ricada nel territorio Biellese.
Ciascuna pianta deve essere etichettata con il nome botanico completo con varietà, diametro o altezza, il numero di codice del produttore e la dichiarazione di conformità, attestante la corrispondenza agli standard delle norme di qualità del presente disciplinare.
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Controllo di qualità
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Visivamente, devono verificarsi corrispondenza ai requisiti generali del regolamento CEE 316/68 e la rispondenza ai requisiti previsti dal presente disciplinare.
I controllori avranno come riferimento il suddetto regolamento e disciplinare sulla base dei quali dovranno esaminare il prodotto secondo uno schema di valutazione che comprende:
– area di coltivazione e provenienza;
– classi di misura (altezza, diametro, ecc.);
– aspetto generale della pianta: sano e vigoroso, conforme alle diverse varietà e forme di coltivazione;
– naturale ed oggettiva armonia e proporzione fra la dimensione del vaso e quella della pianta;
– assenza di gravi lesioni;
– assenza di rami rotti o lesionati;
– assenza di segni evidenti di fisiopatie e fitopatie;
– assenza di erbe infestanti nel contenitore o nella zolla;
– ispezione dell’apparato radicale da effettuarsi a campione su contenitore o zolla.
Il controllo dell’idoneità alla vendita delle piante di ACERO ”BIELLESE” e il relativo rilascio del marchio sarà affidato a consorzi composti da produttori, cooperative e associazioni riconosciute di produttori del settore florovivaistico.